Questo post nasce da un servizio di Vogue.it, letto stamattina direttamente dal sito.
Le chiamano belle vere: l’abbondanza, la morbidezza delle curve, visi e labbra così polposi, ci rincuorano. Ebbene si perchè noi donne siamo deliziosamente malvagie: vedere un buco di cellulite su un sedere che non sia il nostro è un evento straordinario, motivazionale a dirla tutta, perchè noi non vogliamo che un’altra donna ci guardi e gioisca alle nostre spalle. Dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo dichiarare guerra al grasso e non sono concessi armistizi!
Ma cosa sarebbe successo se da sempre le grandi riviste di moda, il cinema, la tv ci avessero propinato modelle del genere? Forse non ci troveremmo a rincorrere l’ultimo trattamento alle alghe miracolose. I grandi magazine di moda affermano di incrementare il venduto, dedicando cover e shoot fotografici a modelle così floride ecco perchè sembra che le XL-models stiano spopolando. Possiamo parlare di un’era in cui probabilmente si sente l’esigenza di promuovere un’immagine di donna diversa, che non sia solo un manichino per gli abiti, ma che restituisca la verità di un corpo femminile in tutta la sua imperfezione.
Un’altra riflessione è indispensabile in merito all’argomento: l’aumentare degli introiti sulla vendita delle riviste potrebbe essere il vero motore che ha provocato la dilangante presenza di modelle over size sulle riviste. Forse non è una questione etica, come bonariamente si potrebbe pensare, forse anche qui il business è il mezzo e lo scopo. Anche qui, ci sarebbe da discutere.
Non si può dire che i media abbiano tutte le colpe, ma quel che è certo è che se ci basta la copertina di un giornale per sentirci più a nostro agio, più umane e forse anche più libere dai dettami della moda, allora ben vengano le modelle plus-size a braccetto con le tradizionali indossatrici, perchè anche la vita di tutti i giorni è abitata da donne esili e filiformi. Ciò che conta è scegliere di esibire la realtà femminile a “tutto tondo”.Photo by Glamour USA 2009